CAMAIORE. La finistra chiusa anche in estate, per evitare rumori. I controlli di Asl e Arpat, che si intestardiscono per dettagli, come una leggera vibrazione della canna fumaria che provoca, nel silenzio più totale, qualche leggero rumorino. Un dirimpettaio che da tre anni fa di tutto per farli chiudere, presentando denunce ed esposti ogni 15 giorni. Per questo, esasperati da un lavoro che sta diventando un’impresa quotidiana, hanno deciso di chiudere il ristorante. “Ci trasferiamo, sempre a Camaiore, ma qui non si può più lavorare”, dice il titolare Fabrizio Lucchesi.
Il ristorante è ‘L’angolo del gusto“, che si trova, appunto, all’angolo di piazza XXIX Maggio, in pieno centro a Camaiore. Da qualche giorno i titolari hanno esposto un cartello (poi rimosso) in cui denunciano la loro situazione (nella foto).
“Non è una provocazione – ci spiegano – cambiamo sede davvero. Nel giro di un mese apriremo un altro fondo, sempre a Camaiore. Perchè ce ne andiamo? Negli ultimi tre anni abbiamo subito circa due controlli al mese. Siamo quasi sempre a norma, ma è ovvio che quando si mettono a cercare nei cavilli qualcosa può uscire: venerdì scorso l’Arpat ci ha contestato una
leggera vibrazione sulla cappa aspiaraodori. Due settimane prima – dice Lucchesi – controllo perchè un vicino si era lamentato degli odori di una grigliata. Ma è un continuo: questa estate con una ordinanza mi è stato imposto di chiudere una finestra di servizio sul retro. E’ dal 2008 che lavoriamo qui, e da tre anni è iniziato l’incubo. Non ce la facciamo più, abbiamo una clientela che ci apprezza e che speriamo ci seguirà. Ci dispiace molto – continua Fabrizio Lucchesi – perchè il posto ci piaceva molto. Io sono attivo nel Ccn: organizziamo molti eventi, i vicini apprezzano il nostro lavoro. Sono trenta anni che faccio il ristoratore: un vicino così accanito e astioso non l’avevo mai incontrato”.
